Via Veneto 100 è uno studio d'arte dove Tina Cosmai lavora e conserva le proprie opere.

In estate, durante gli eventi di E...state a Uscio e l'annuale appuntamento con il Festival Tempo, lo studio ospita mostre di artisti e presentazioni di libri

 

Via Vittorio Veneto 100

Uscio ( Genova )

Email: cosmaitina@gmail.com



 

 

 

Denari

 

di Gabriele Gentile

 

dal 18 luglio al 20 agosto 2025

 

Vernissage 18 luglio 2025 ore 18.00

 


 

 

Gabriele Gentile nasce nel 1986 a Parma. Dopo gli studi in ambito umanistico e letterario si avvicina da autodidatta alla fotografia riscoprendo curiosità infantili quali l'attrazione per i colori e le forme, per i luoghi desueti ed inesplorati. Inizia così la sua ricerca artistica sull’assenza nel tempo e nello spazio, attraverso immagini oniriche con un utilizzo intenso delle cromie.

 

Ha esposto in diverse manifestazioni artistiche tra cui: Montecchio Fotografia, Langhe Photo Festival, Trieste Photo Days. Ha ottenuto numerosi premi internazionali tra cui il Fine Art Photography Awards 2024, Chromatic Photo Awards e Budapest International Foto Awards 2022. I suoi progetti sono apparsi su riviste di settore: L'Oeil de la Photographie, 100 Art Photography, The Pictorial List, Spectaculum Magazine, Arte, Still Fotografia.

 

Il progetto De-sidera dedicato alla ricerca sui luoghi abbandonati è diventato un libro dal titolo Polvere a colori, pubblicato nel 2022 in versione bilingue.

 

 

 

 

Denari - o più comunemente Den, come è indicato sulle confezioni di collant e affini - è unità di misura commerciale. Indicano lo spessore (la robustezza, l’elasticità) delle calze femminili. Gabriele Gentile ne fa a sua volta una sorta di unità di misura estetico-sociale attraverso una lettura frammentata del corpo della donna. Le gambe, dunque, che l’autore pone al centro della ricerca, sono pretesto per una narrazione centrata sul valore assoluto del colore. Le fotografie di Gentile esaltano i contrasti cromatici intorno all’oggetto visivo più evidente, in un comporsi e ricomporsi di campiture pittoriche. È un evidente universo surreale, realizzato con buone dosi di ironia, un dominio delle luci e dei colori che più che un Magritte avrebbe reso felice Warhol.

 

Gentile elimina il corpo e ne astrae le gambe (o una gamba, per lo più) facendone segno e significato di un racconto per paradossi, estraniando tali oggetti dal contesto cui apparterrebbero. Ciascuna, debitamente calzata (e dotata di scarpa), esprime di volta in volta uno stato di appartenenza parziale, è lo svolgimento del racconto medesimo per cui dover intuire un prologo e un epilogo, immaginandoli oltre la visione offerta dalle immagini, interrogandosi sull’assenza. Cosa c’è, chi c’è al di là della gamba, cosa e chi si nasconde?

 

Stefano Bigazzi

Giornalista e critico d'arte